mercoledì 7 settembre 2011

CONCLUSIONE

Le ricerche mi hanno portato a una conclusione ovvia, a molti bambini non piace il cibo sano e presentato in maniera naturale.
Questo è il problema.
La soluzione è mischiare il gioco al cibo, cosicché che il nostro bambino possa mangiare in modo igenico e senza distrarsi dal cibo.
Da qui nasce BBFOOD.
BBFOOD è una catena di piccole leccornie da asporto per i più piccoli che riuscirà a soddisfare tutte le
richieste, sia dei bambini, sia dei genitori.
BBFOOD utilizza le classiche formine da spiaggia, per far divertire i bambini nel mangiare cibi sani.
Tutti i bambini vorranno mangiare questi piccoli animaletti dalle quarantotto ricette differenti a rotazione.

GIOCHI BIMBI PER LA SPIAGGIA

La linea dedicata ai bambini per i giochi da spiaggia spazia in più e più forme e oggetti differenti.
Qui sopra possiamo notare alcuni esempi.
Piccoli giochi che molti genitori utilizzano per far mangiare il proprio figlio con tutta la probabilità e il rischio
che la sabbia entri negl’alimenti e con il risultato molto spesso di incorre in cibi poco igenici.
Ma ovviamente è bene notare come i bambini siano attratti da tali distrazioni.

LEGO FOOD

LEGO LE CRITICHE



Nell’anno 2003 il bilancio della LEGO accusò un deficit di 188 milioni di euro, costringendo il presidente Poul Plougmann alle dimissioni e Kjeld Kirk Kristiansen a ritornare al comando.
Nell’anno successivo furono licenziati circa un migliaio di dipendenti, per ridurre i costi.
Nonostante questo provvedimento, nell’ottobre del 2004 la LEGO accusò un deficit ancora maggiore, e
Kristiansen si dimise nuovamente, versando alla società più di 100.000 euro dal suo patrimonio personale.
Nel 2004 la LEGO decise di modificare le tonalità di alcuni colori: grigio, grigio scuro, marrone e viola, malgrado i primi tre fossero i fondamentali del sistema LEGO. Tale modifica ebbe un forte impatto sugli utenti e fu criticata per l’impossibile unione delle nuove tonalità con quelle precedenti.

LEGO L'ESPANSIONE

I classici omini LEGO, in inglese minifigs: la loro prima apparizione risale al 1978
Nel 1970 la LEGO occupava oltre 900 dipendenti. Nel 1971 la LEGO cominciò ad occuparsi specificamente anche del mercato femminile, con l’introduzione di parti di mobilio e case per bambole. Nel 1972 l’universo LEGO si espanse anche nel settore trasporti, con l’introduzione di scatole con navi e barche realizzate con scafi realmente galleggianti. Nello stesso periodo Kjeld Kirk Kristiansen, il figlio di Godtfred Kirk Christiansen, entrò a far parte della direzione aziendale, dopo essersi specializzato con corsi di business in Svizzera e Danimarca.
Uno dei primi successi ottenuti da Kjeld fu la creazione di nuovi stabilimenti di produzione e di dipartimenti di ricerca e sviluppo con l’incarico di mantenere l’azienda aggiornata su prodotti e metodi di produzione.
Nel 1974 comparvero le prime figure umane con braccia posizionabili, all’interno della scatole della linea LEGO family, che diventò la più venduta in assoluto. Nello stesso anno fu introdotta una prima versione di “persona in miniatura”, ma non aveva braccia orientabili né la riproduzione disegnata dei lineamenti del volto. Fu inaugurato un nuovo impianto di produzione a Enfield negli Stati Uniti.
Le scatole della Serie Expert furono introdotte nel 1975, dedicate a costruttori LEGO più esperti. Questa linea poco dopo (1977) prese il nome di Expert Builder. Entrambe le serie comprendono parti mobili come ingranaggi, differenziali, cremagliere, leve, assi e perni, per costruire modelli realistici come automobili con sospensioni, sterzo, cilindri e pistoni in movimento. Infine il mondo LEGO si completò nel 1978 con l’aggiunta degli “omini” la cui iconografia sarebbe divenuta celebre. Questi hanno gambe e braccia orientabili, un sorriso accogliente, e un caratteristico viso di colore giallo. Furono inclusi in varie scatole, permettendo ai costruttori di riprodurre e popolare città ed edifici, strade, veicoli, treni e navi con la stessa scala.
Un’altra espansione significativa delle linee LEGO avvenne nel 1979, quando videro la luce i primi set spaziali. Personaggi in tuta d’astronauta, razzi, Rover lunari ed astronavi contribuirono a rendere questa serie molto popolare.
Fabuland, una serie dedicata ai più giovani in cui i personaggi erano animaletti (gattini, cagnolini, topolini, conigli, caprette, maialini, scimmiette ecc.), venne creata nello stesso anno, come anche la serie Scala (dedicata a ragazzine) che permette di assemblare elementi di gioielleria. Sempre nel 1979 Kjeld Kirk Kristiansen divenne il presidente della LEGO, concludendo un decennio di rafforzamento ed ampliamento della società.
Nel 1980 la LEGO istituì la Divisione Prodotti Educativi, con l’obiettivo specifico di espandere le potenzialità educative di questi giocattoli. Aprì uno stabilimento di confezionamento in Svizzera, seguito da un secondo in Jutland (Danimarca) per la produzione di pneumatici LEGO.

LEGO L'ESPANSIONE

Nel 1959 fu fondata all’interno dell’impresa la divisione Futura, un piccolo staff responsabile della creazione di nuove idee per lo sviluppo del prodotto. Un altro incendio della fabbrica colpì la LEGO nel 1960, distruggendo gran parte del magazzino di giocattoli di legno. La solidità della linea dei mattoncini in plastica permise di abbandonare la produzione di giocattoli in legno. Entro la fine di quell’anno la LEGO impiegava 450 persone.
Gli elementi nel corso degli anni hanno subito piccole modifiche, visibili principalmente nella parte inferiore. Il 1961 ed il 1962 videro l’introduzione delle prime ruote, un’innovazione che consentì di costruire automobili ed altri veicoli con i mattoncini. Sempre in questo periodo, la LEGO introdusse una speciale linea di mattoncini adatta al mercato prescolare e stipulò un accordo che permise alla Samsonite Corporation di produrre e vendere i prodotti LEGO in Canada. L’accordo durò fino al 1988. I set di mattoncini del sistema LEGO erano all’epoca circa 50.
Nel 1963 il materiale utilizzato per i mattoncini, l’acetato di cellulosa, fu abbandonato a favore di un composto più stabile, la plastica ABS (acrilonitrile butadiene stirene), tuttora usato. Il nuovo materiale è atossico, meno soggetto a perdita di colore e deformazioni e più resistente al calore, agli acidi e ad altri elementi chimici. I mattoncini prodotti a partire dal 1963 conservano ancora la loro forma e il loro colore quarant’anni più tardi e ancora possono essere collegati con mattoncini prodotti oggi.
Nel 1964 furono per la prima volta inclusi i manuali d’istruzione nelle confezioni di LEGO. Una delle serie di maggior successo fu il sistema treno, prodotto a partire dal 1966: la confezione originale comprendeva un piccolo motore a 4,5 volt, mentre due anni dopo fu introdotto un motore a 12 volt.
Il 7 giugno 1968 fu creato il Parco Legoland a Billund, con elaborati modellini di città in miniatura interamente costruiti con i mattoncini LEGO. Il parco di 12.000 metri quadrati ebbe nel primo anno 625.000 visitatori e nei vent’anni successivi crebbe di dimensioni fino a diventare otto volte la grandezza originale, e raggiungere la media di circa un milione di visitatori l’anno. Nel 1968 furono vendute oltre 18 milioni di confezioni di LEGO.
Nel 1969 venne messo in vendita il sistema Duplo, rivolto ad un pubblico di bambini più piccoli, con mattoncini di dimensioni più grandi, e dunque più sicuri. Il nuovo sistema era comunque compatibile con i mattoncini LEGO, inseribili sopra i mattoncini Duplo, rendendo possibile ai bambini un graduale passaggio tra i due modelli durante la crescita.
Gli anni 1960 assistettero ad una notevole espansione della società, sia in termini di fatturato, sia in termini di dipendenti.

LEGO LE ORIGINI

L’invenzione dei mattoncini è dovuta a Ole Kirk Christiansen, un falegname di Billund. Col tempo la sua modesta impresa familiare crebbe fino a diventare uno dei maggiori produttori di giocattoli del mondo. Nel 1916, Christiansen aprì a Billund una piccola falegnameria, mediante la quale si occupava della costruzione di abitazioni e arredi interni per le fattorie della regione. Nel 1924, la bottega fu colpita da un grave incendio, scatenato per errore da uno dei suoi due giovani figli. Christiansen non si perse d’animo e, ripresosi dalle difficoltà, ricostruì una bottega più grande della precedente; nonostante ciò, la Grande depressione del 1929 non tardò ad avere conseguenze sul suo tenore di vita. Cercando un sistema per mitigare i costi di produzione, pensò allora di fabbricare versioni in miniatura dei suoi prodotti, in modo da velocizzare il processo di progettazione. Tali miniature furono l’ispirazione per la produzione di giocattoli che sarebbe cominciata di lì a poco. Christiansen, infatti, iniziò a fabbricare giocattoli. Ebbe però un successo modesto, anche perché le famiglie della zona non potevano permettersi l’acquisto di giocattoli per i propri bambini, e, spesso, saldavano i conti dando in cambio cibo. Per restare sul mercato, Christiansen continuò quindi a produrre anche attrezzi ed
arredi. A metà degli anni trenta, la moda dello yo-yo gli diede un breve periodo di prosperità, che però terminò in poco tempo. Per non perdere il materiale rimasto in magazzino, dalle parti degli yo-yo invenduti ricavò ruote per camion giocattolo. In questo periodo, il figlio Godtfred iniziò a lavorare attivamente con lui.
Nel 1934 Christiansen coniò per i suoi giocattoli il nome LEGO, prendendo ispirazione dalla locuzione in lingua danese leg godt (“gioca bene”). Quando l’utilizzo della plastica si diffuse, Christiansen la introdusse nella propria produzione. Uno dei primi giocattoli modulari ad essere costruito fu un camion scomponibile. Nel 1947, Ole Kirk e Godtfred crearono i primissimi esemplari di mattoncini assemblabili in plastica, prendendo spunto da quelli prodotti dalla società Kiddicraft e brevettati da Hilary Harry Fisher Page. Nel 1949, LEGO ne iniziò la produzione, chiamandoli Automatic Binding Bricks. I mattoncini, composti di acetato di cellulosa, erano sviluppati seguendo la tradizione dei blocchetti in legno da sovrapporre già commercializzati dall’azienda. I mattoncini
potevano essere assemblati e disassemblati fra loro, facendo combaciare le sporgenze rotonde sulla faccia superiore con le cavità rettangolari presenti sul fondo. L’uso della plastica per produrre giocattoli non fu visto all’epoca con molto favore da rivenditori e consumatori. Molte delle scatole di LEGO vennero restituite per scarsa vendita. Con l’avvento del 1954 Godtfred diventò direttore della LEGO. I mattoncini presentavano ancora problemi di duttilità: le loro possibilità di collegamento erano piuttosto limitate e non erano molto versatili.
Nel 1958 fu studiato il mattoncino nella forma di lì in poi utilizzata, e i pezzi furono migliorati con l’inserimento di un cilindretto nella cavità inferiore, che aggiungeva supporto alla base permettendo maggiori opzioni di collegamento e stabilità dei pezzi.